L’impianto di una nuova vigna è una festa. Mi ricordo che a turno, altri viticoltori del paese vennero ad aiutarci a impiantare Teularju. Il giorno che toccò alla Ghirada Erula venne anche Francesco Cadinu, occhiali da ciclista per proteggersi dalla polvere, metro in mano e via a segnare i filari più lunghi di sempre: 20 filari da 300 metri, i più temuti per ogni lavorazione, quelli che prima di uscirne passerà almeno un’ora e mezza, quelli che solo con passione, forza di volontà, determinazione e coraggio si possono affrontare: insomma, roba da donne, sopratutto roba da Vincenza!!
Per fortuna, quasi come delle oasi in mezzo al deserto, ogni tanto, si ergono imponenti quelle quercie secolari, bellissime, che Francesco ha voluto salvare: la “Maestosa”, eretta sopra un nuraghe di massi giganti, regna sovrana indiscussa su tutta la vigna; la “Miracolata” (dai fulmini e da altre mille peripezie), proprio al centro di Erula, incontra l’orizzonte e corona la vista di Monte Gonare; la “Speranza” (che per noi è sempre l’ultima a morire), segna la fine dei filari più lunghi e ci rifocilla con la sua ombra. A ristorarci e supportarci tra un filare e l’altro, nella capezzagna c’è una fontana: acqua che sgorga freschissima durante tutto l’anno, una benedizione, un miracolo.
Ricordo l’ultimo giorno di impianto de su Pastinu, così si chiama in sardo mamoiadino il nuovo vigneto. Sarà un po’ per la nostra indole, e cultura, sarà perché il buon vino fa festa e a Mamoiada il buon vino non manca mai, sarà che ogni occasione è buona, finito il nuovo impianto, si festeggia tutti assieme. La tradizione vuole che tutti, chi ha partecipato all’impianto del nuovo vigneto, giri per il paese con la faccia dipinta di nero con del carbone. Dopo 2 settimane di lavori, barbatelle, pietre, aratri rotti e risaldati, diagonali e Gigi di Nuraminis, noi eravamo già neri, dalla polvere, dal carbone, e a fine serata anche dal vino.
Abbiamo festeggiato fino alle 2 di notte cantando e bevendo nei bar, stanchi, sporchi, consapevoli che l’indomani sarebbe stata un’altra giornata difficile, ma felici.